Una nuova biblioteca comunale a Briosco

Si hortum cum bibliotheca habes nihil deerit.

Cicerone

La conformazione morfologica della Brianza è quella di una terra cosparsa per intero di colline e valli, ma è soprattutto un paesaggio nato dalla somma delle azioni di fattori naturali e umani e dalle loro interrelazioni, capace di ridare a chi lo osserva un pieno riconoscimento identitario. Quando guardiamo quelle colline così fortemente antropizzate pensiamo al lavoro attento e continuo di chi vi abita, al modo di vivere della popolazione. Partendo dalle sensazioni che ci trasmette, possiamo immaginare quello che non si vede; ci si può leggere dentro, come in un libro. Una biblioteca è il luogo della memoria, quello in cui l’uomo cerca di conservare la propria cultura. L’architettura proposta per la nuova biblioteca di Briosco, è il risultato di questo stretto legame.

L’area dove verrà ubicata la nuova biblioteca è solo una piccola porzione di quella fascia collinare dalle molli e dolci forme scampata alla speculazione urbanistica. L’idea alla base del progetto è quella di preservare quest’intorno naturale mediante la creazione di un itinerario continuo che mette in relazione lo spazio aperto con le attività della biblioteca.  Ci sono due grandi contenitori, uno semi-ipogeo, l’altro sospeso e la collina che li ospita ne è a volte la copertura a volte il pavimento.  A quota 305.00m il progetto sottrae al pendio lo spazio di cui necessita per accogliere le sale propriamente destinate alla biblioteca, contenendole in uno spazio semi-ipogeo tra il muro longitudinale contro terra e l’elemento litico di facciata, che ricorda da vicino i muri di contenimento dei terrazzamenti. Quest’ultimo si piega più volte per dilatare e contrarre lo spazio interno di progetto, rispettivamente sulle sale e sullo spazio distributivo, là dove si ritrae per aprire la visuale a due scorci sul paesaggio.  Alle sue due estremità, l’elemento di facciata devia a contenere il terreno adiacente ed accoglie i sistemi di risalita che permettono di guadagnare i 309.80m, quota alla quale il progetto si chiude in elevazione, facendo del tetto un giardino, un parco giochi ed un belvedere. Ad esaltare questo spazio scavato nella terra, e pertanto ad essa fortemente radicato anche mediante la scelta materica, si contrappone la leggerezza del corpo semi-trasparente su pilotis che accoglie gli spazi della sala multimediale, sollevandosi dal terreno antistante la biblioteca. I due corpi sono collegati da un passaggio ipogeo che si connota come un segmento di un percorso più ampio ed articolato, che collega senza soluzione di continuità gli accessi all’area di progetto, gli spazi esterni e quelli interni dei due corpi.

Nell’area soprastante il passaggio ipogeo, si genera oltre lo spazio tradizionale della biblioteca un territorio aperto, libero, una sorta di giardino protetto concepito come estensione all’aperto della sala lettura: il giardino della lettura. Parallelo al muro contro terra, uno stretto e lungo contenitore si articola all’interno dei due corpi, correndo lungo il passaggio ipogeo. E’ il filo rosso che collega tutte le attività della biblioteca, allungandosi o schiacciandosi a seconda di ciò che contiene. Diventa quindi schermo per proiezioni, bar, area prestito, area consultazione, scaffale, pedana ed infine porta d’accesso alla sala multimediale. L’illuminazione naturale ha un ruolo importante nell’articolazione degli spazi: infatti, da una parte la luce zenitale capta i raggi solari a sud conferendo agli spazi una particolare atmosfera, dall’altra la luce filtrata dalla facciata in pietra crea variazioni tonali e cromatiche.

• scheda dati

architettura: Laura Santagati con Maria Elena Arcidiacono e Enrico Pasqua
committente: Comune di Briosco (MB) / ITALIA
luogo: Briosco (MB), ITALIA
progettazione: aprile 2014
categoria: concorso di idee
tipologia: progettazione di edifici