Vetrine Letterarie 2013

Delle varie tematiche presenti nel romanzo Le città invisibili (Italo Calvino, 1972) l’installazione mira ad esprimere quella del viaggio metaforico attraverso la propria vita, intesa come luogo della memoria e dei desideri. Le città invisibili sono quello che gli uomini fanno di se stessi in relazione agli avvenimenti vissuti, la propria manifestazione, il luogo dell’esperienza simbolica. Marco Polo è il protagonista, perché simbolo dell’uomo errante e del suo viaggiare per ritrovare se stesso e ciò che sarebbe potuto essere. Questo percorso si esplicita attraverso il dialogo, con se stessi e con l’altro, che oltre ad essere la persona che ci troviamo di fronte è anche un pezzetto di noi, qualcosa di nostro. Nel romanzo ricorre, non a caso, il tema dello specchio e del doppio, quasi che attraverso il nostro sguardo sull’immagine riflessa di noi, possiamo vederci e comprenderci meglio.

Solo nei resoconti di Marco Polo, Kublai Kan riusciva a discernere (…) la filigrana d’un disegno così sottile da sfuggire al morso delle termiti.

Le poltrone collocate una davanti all’altra, in posizione specchiata e simmetrica sono Kublai Kan e Marco Polo, metafore delle due cate­gorie contrapposte della mente umana impegnata a tracciare delle mappe di sé: la razionalità classificatoria (Kublai Kan vuole le mappe di tutte le città, di quelle che esistono e di quelle che non esistono) e la sensibilità in­ventiva (Marco parla di città che probabilmente non ha visto).

L’altrove è uno specchio al negativo, il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.

L’altrove è lo spazio e il tempo sfumato di questo discorso interiore. A testimonianza di ciò, un groviglio di fili rossi si snoda da una poltrona all’altra, invadendo il vuoto che resta loro intorno: è il dialogo tra il Kublai Kan e Marco Polo, il loro raccontarsi, quello spazio tra l’uno e l’altro che si fa teatro degli avvenimenti dell’uno e dell’altro mondo, quello visibile che rimanda a quello invisibile e viceversa. Attraverso questo dialogo essi si declinano in un fuori che restituisce loro qualcosa di se stessi, delle loro topografie interne, ed iniziano a costruire nuove mappe, la cui immagine, all’interno dell’installazione, è affidata al flusso di fogli bianchi che attraversa lo spazio al di sopra di essi.

Marco Polo immaginava di rispondere (o Kublai immaginava la sua risposta) che più si perdeva in quartieri sconosciuti di città lontane, più capiva le altre città che aveva attraversato per giungere fin là, e ripercorreva le tappe dei suoi viaggi, e imparava a conoscere il porto da cui era salpato, e i luoghi familiari della sua giovinezza, e i dintorni di casa, e un campiello di Venezia dove correva da bambino. A questo punto Kublai Kan l’interrompeva o immaginava d’interromperlo, o Marco Polo immaginava d’essere interrotto, con una domanda come: – Avanzi col capo voltato sempre all’indietro? – oppure; – Ciò che vedi è sempre alle tue spalle? – o meglio: – Il tuo viaggio si svolge solo nel passato?

Tutto perché Marco Polo potesse spiegare o immaginare di spiegare o essere immaginato spiegare o riuscire finalmente a spiegare a se stesso che quello che lui cercava era sempre qualcosa davanti a sé, e anche se si trattava del passato era un passato che cambiava man mano che egli avanzava nel suo viaggio, perché il passato del viaggiatore cambia a seconda dell’itinerario del viaggio compiuto.

In accordo con la richiesta di economicità e sostenibilità, la tecnica che verrà utilizzata per la realizzazione dell’intervento è quella dell’installazione di oggetti riciclati e dell’assemblaggio di materiali riciclati per la creazione di due oggetti d’arredo, in particolare due poltrone.

• scheda dati

concept: Laura Santagati con [ìn-tra]ARCHITETTURA (Tommaso Arena, Giuliana Bertino, Rosaria Lanfranchi)
realizzazione: Terranova s.r.l.
foto: Emidio Sarpietro
committente: Vetrine Letterarie, all’interno dell’evento NaxosLegge 2013
luogo: Giardini Naxos (ME), ITALIA
progettazione: maggio 2013 – settembre 2013
categoria: concorso d’arte
tipologia: installazione

• premi

2013 terzo premio per la categoria professionisti / Vetrine Letterarie, all’interno dell’evento NaxosLegge 2013 / Giardini Naxos (ME), ITALIA